RUBRICHE

OPINIONE

Finalmente è possibile opporsi all'esecuzione tributaria senza titolo

La Corte Costituzionale è finalmente intervenuta nella tutela giurisdizionale in materia di esecuzione forzata tributaria riconoscendo al contribuente una tutela priva di vuoti di risposta. La Consulta ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell 'art. 57, co. 1, lett. a) del D.P.R. 29.9.1973, n. 602 , in riferimento agli artt. 3, 24, 97, 111, 113 e 117 della Costituzione e all’art. 6 della CEDU, nella parte in cui non prevede che, nelle controversie che riguardano gli atti dell'esecuzione forzata tributaria successivi alla notifica della cartella di pagamento ovvero all’ avviso di intimazione ad adempiere di cui all’art. 50 del D.P.R. 602/1973, sono ammesse le opposizioni regolate dall’art. 615 del Codice di procedura civile.

ACCERTAMENTO

Rappresentante doganale

La normativa doganale unionale identifica il rappresentante doganale con qualsiasi persona nominata da un altro soggetto affinché la rappresenti presso le autorità doganali per l’ espletamento di atti e formalità previsti dalla relativa normativa. In linea generale, il rappresentante doganale deve essere stabilito nel territorio doganale della Ue , salvo che tale soggetto agisca per conto di persone che non sono tenute ad essere stabilite in tale territorio. Lo stesso, inoltre, può agire in nome e per conto di un altro soggetto (c.d. « rappresentanza diretta ») o in nome proprio ma per conto di un’altra persona (c.d. « rappresentanza indiretta »). In entrambi i casi, il rappresentante doganale è tenuto a dichiarare alla relativa autorità di agire per conto del soggetto rappresentato, nonché a precisare se la rappresentanza è diretta o indiretta. Allorché, infatti, lo stesso non dichiari di agire in veste di rappresentante doganale o, comunque, affermi di agire in veste di rappresentante doganale senza disporre del potere di rappresentanza, si considera che il rappresentante agisce in nome proprio e per proprio conto. Inoltre, se l’esercizio della rappresentanza indiretta è effettuabile da chiunque, senza specifiche condizioni e/o requisiti, in caso di rappresentanza diretta è, invece, necessario che in capo ai soggetti interessati sussistano specifici requisiti , individuati dalla normativa doganale unionale. In presenza di tali requisiti, un rappresentante doganale è, inoltre, abilitato a prestare i servizi in questione in uno Stato membro diverso da quello in cui è stabilito. In base alla normativa attualmente vigente, infine, non è più riservata agli spedizionieri doganali iscritti all’ albo professionale la presentazione della dichiarazione in dogana in rappresentanza diretta .

Antiriciclaggio: utilizzo a fini fiscali degli elementi acquisiti

Il contrasto all’evasione fiscale passa attraverso la valorizzazione del patrimonio informativo cui possono attingere gli organi ad esso preposti, in primis la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate e, in tale contesto, gli elementi che possono emergere nel corso delle attività di controllo e approfondimento investigativo previsti della normativa antiriciclaggio , di sicuro rappresentano una importante fonte di innesco di eventuali accertamenti fiscali . Tuttavia, la peculiarità della normativa in questione, connessa alle frequenti implicazioni di carattere penale che da dette attività possono conseguire, oltre alla necessità di garantire adeguata tutela ai destinatari della stessa in relazione agli obblighi di collaborazione su di essi gravanti, ha richiesto l’opportunità di adottare accorgimenti e prevedere una regolamentazione delle modalità di utilizzo di tali informazioni .

CASI OPERATIVI IVA

Impossibile ricostruire la contabilità in caso di accertamento

In caso di furto della contabilità, spetta al contribuente l’ onere di provare la fonte che giustifica la detrazione, attivandosi presso i fornitori al fine di acquisire copia della documentazione ed ottenere la ricostruzione del contenuto delle fatture emesse. Non è, infatti, sufficiente la denuncia di furto al fine di provare l’incolpevole impossibilità di reperire la contabilità; la denuncia, inoltre, non è sufficiente a dare prova dei fatti controversi, se priva della precisa indicazione riguardante le singole fatture e il loro contenuto specifico. L’amministrazione finanziaria non è tenuta a ricostruire le movimentazioni del contribuente accertato in quanto si limita, nel caso in esame, a contestare l’indebita deduzione delle imposte incrociando i dati a disposizione.

RISCOSSIONE

Ammessa l'opposizione all'esecuzione per fatti sopravvenuti

La Corte costituzionale ha dichiarato l' illegittimità costituzionale dell' art. 57 , co. 1, lett. a), D.P.R. 29.9.1973, n. 602 nella parte in cui esclude , nelle controversie che riguardano gli atti dell' esecuzione forzata tributaria successivi alla notifica della cartella di pagamento o all'avviso di cui all'art. 50, D.P.R. 602/1973, le opposizioni regolate dall' art. 615 c.p.c. : l’arresto riveste assoluta importanza perché supera un pilastro del regime di specialità che caratterizza la riscossione tributaria, colmando un evidente vuoto di tutela.

CONTENZIOSO

Compenso a favore dell'amministratore di sostegno

L’ amministratore di sostegno non è una professione, né un lavoro, né un business. Anzi l’ufficio tutelare è gratuito in quanto la L. 9.1.2004, n. 6, che ha introdotto l’istituto, nulla dice in merito in quanto non menziona l’ esistenza di una forma di compenso / retribuzione per chi svolge tale compito. Il comma 1 dell’art. 411 1 Codice civile e l’art. 379 2 c.c., che prevede la disciplina in materia di tutela, stabiliscono la sua gratuità. Può essere riconosciuto un equo indennizzo , ossia una sorta di rimborso forfetario per l’ attività svolta.

loader