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OPINIONE

ACCERTAMENTO

Telefisco 2018: la G.d.F. e i chiarimenti sugli aspetti penali della verifica

Nel n. 3/2018 di questa Rivista , ci siamo soffermati sulle risposte ai quesiti di natura prettamente operativa, fornite dalla G.d.F. nel corso di Telefisco, in materia di termini per fornire chiarimenti e risposte richiesti dai verificatori, di abuso del diritto e di risposte ai quesiti formulati dai verificatori nel corso dell'attività ispettiva 1 . Nel presente lavoro ci soffermeremo su parte delle altre risposte fornite dal Comando Generale della G.d.F., in materia di conseguenze a seguito dell'emersione, durante la verifica, di fatti penalmente rilevanti.

Telefisco 2018: concordato e ristrutturazione dei debiti

In occasione dell'evento Telefisco 2018 organizzato da Il Sole 24 Ore lo scorso primo febbraio, sono emersi da parte dei partecipanti un paio di quesiti in tema di concordato preventivo e di ristrutturazione dei debiti che saranno oggetto di approfondimento nel presente articolo.

Sportello Unico Doganale

L’attività di sdoganamento può richiedere il controllo di molteplici documenti, da parte di numerosi enti diversi, nonché la presentazione, da parte degli operatori, di decine di istanze spesso contenenti informazioni identiche, con un aggravio di tempi e di costi per le aziende. Attraverso lo Sportello Unico Doganale , è possibile, invece, condividere, utilizzando lo strumento informatico, le informazioni tra gli enti della Pa e gli utenti, creando un unico punto di contatto, gestito dall’Agenzia delle Dogane. Allo Sportello Unico Doganale, in particolare, è stata data non solo la funzione di strumento di coordinamento tra le varie amministrazioni , ma anche quella di semplificazione amministrativa . Grazie all’utilizzo di tale strumento, infine, lo sdoganamento anticipato ( pre-clearing ) diviene applicabile anche ai beni per i quali è richiesta la presentazione di atti di competenza di amministrazioni diverse da quella doganale.

Stabile organizzazione solo se strumentale all'impresa estera

La Suprema Corte, con la sentenza 24.11.2017, n. 28059, ha chiarito che (anche) la fattispecie della cd. stabile organizzazione « da cantiere» può ricorrere soltanto quando sussiste una «sede fissa di affari» che assume valore «strumentale» rispetto all’attività del soggetto non residente e carattere «funzionale» rispetto alla produzione del reddito di impresa: l’arresto giurisprudenziale è pienamente in linea con l’interpretazione del Commentario Ocse.

CASI OPERATIVI IVA

IVA

Prestazioni «complesse»: l'Iva segue il servizio principale

Con la sentenza 18.1.2018, causa C-463/16, Stadion Amsterdam CV , la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha affermato il principio per cui una prestazione unica , composta da due elementi distinti , uno principale e l’altro accessorio , che, se fossero prestati separatamente, sarebbero assoggettati ad aliquote Iva differenti, deve essere tassata alla sola aliquota di imposta applicabile a tale prestazione unica , determinata in funzione dell’ elemento principale . E ciò anche qualora il prezzo di ciascun elemento che compone il prezzo totale versato da un consumatore per poter beneficiare di tale prestazione possa essere identificato.

RISCOSSIONE

Sospensione legale della riscossione

Già da qualche anno è possibile esperire una procedura che può condurre dapprima alla sospensione e poi all'annullamento automatico delle cartelle di pagamento o dei provvedimenti esecutivi o cautelari per crediti affidati all'agente della riscossione laddove per evidenti ragioni essi risultassero illegittimi. Con il dichiarato intento, infatti, di semplificare gli scambi di informazioni tra Fisco e contribuente, il Legislatore, attraverso l’art. 1, co. 537-543, L. 228/2012 (cd. Legge di Stabilità per il 2013) poi modificato dal D.Lgs. 159/2015, ha introdotto l’ obbligo di sospensione immediata delle cartelle di pagamento o delle misure cautelari ed esecutive eventualmente avviate da parte di Agenzia Entrate Riscossione a fronte di un' istanza presentata dal contribuente e di annullamento automatico in caso di inerzia da parte dell' ente creditore decorsi 220 giorni dall' istanza . Tuttavia, qualora al fine di dimostrare l’illegittimità dei provvedimenti adottati per ottenerne la sospensione e poi l’annullamento, il contribuente dovesse produrre documentazione falsa , ferma restando la responsabilità penale, si applicherà la sanzione amministrativa dal 100% al 200% dell’ammontare delle somme dovute, con un minimo di € 258.

CONTENZIOSO

La richiesta dell'A.F. può ridursi durante il contenzioso

Durante il contenzioso tributario è legittimo il comportamento tenuto dall’Amministrazione finanziaria che riduce la propria pretesa ; nel processo tributario, infatti, le parti mantengono la disponibilità dei diritti oggetto della contestazione. Nell’ipotesi che l’Agenzia delle Entrate riconosca, durante il contenzioso, la correttezza delle contestazioni elevate dal contribuente , nel caso in esame relative ad un calcolo errato del credito di imposta presente nell’avviso, non c’è obbligo di rivedere l’ intero procedimento di accertamento , poiché è prevista la possibilità dell’ Ufficio di ridurre la richiesta originaria.

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