Semplificazioni fiscali tra comunicazione e deresponsabilizzazione
Il decreto sulla semplificazione tributaria ha paradossalmente la pretesa di rimediare con una legge a rigidità e paralisi create proprio da un eccesso di leggi.
Il decreto sulla semplificazione tributaria ha paradossalmente la pretesa di rimediare con una legge a rigidità e paralisi create proprio da un eccesso di leggi.
Il decreto semplificazioni prevede misure volte a snellire gli adempimenti Iva connessi ad operazioni intracomunitarie e con i Paesi esteri.
In attesa dell'approvazione definitiva in Senato della «voluntary disclosure», il testo approvato dalla Camera dei Deputati il 18 ottobre 2014 ha confermato le linee generali tracciate nella versione di cui al Ddl 2247/2014. Le modifiche apportate dalla Camera contengono però modifiche di rilievo sia in ambito penale che sotto il profilo delle sanzioni amministrative e dell'ambito applicativo.
Alla luce della recente circolare delle Dogane 20 ottobre 2014, n. 16/D, sono state ridisegnate le operazioni di verifica e i contenziosi in essere in materia di irregolare utilizzo dei depositi Iva.
Novità in tema di rettifica Iva dei crediti non riscossi e di regime fiscale dei beni sequestrati alla luce del Decreto semplificazioni fiscali.
Disciplina, modalità operative e novità «in itinere» con riferimento all'adesione ai processi verbali di constatazione.
Nozione, vizi ed impugnazione del debito tributario non definitivo e fac-simile di ricorso introduttivo proposto per l'annullamento del ruolo.
La giurisprudenza tributaria riguardante le opposizioni proposte per l'annullamento del debito tributario provvisorio recato dal ruolo e/o dalla cartella di pagamento si è soffermata sulla proposizione dei ricorsi introduttivi che, oltre al rispetto della congiunta impugnazione e delle modalità di notifica, individuavano il rispetto del contenuto motivazionale in ordine ai presupposti, in fatto e in diritto, tendenti a limitare il contenuto della provvisorietà della pretesa.